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Un Caffè a palazzo
Un Caffè al palazzo
Barney’s per te!
Tra pareti ricche di Storia, salottini nascosti e atmosfere sofisticatamente d’antan, rifocillare corpo e mente non è mai stato così intrigante. Magare anche studiare o, perché no, incontrare le tue scrittrici e i tuoi scrittori preferiti.
Ogni palazzo che si rispetti deve avere la sua sala del tè. Nel nostro caso: del tè, del caffè, del vermouth e in generale del mangiare bene e bere con gusto! Immerso tra le secentesche stanze di Palazzo Graneri della Roccia, Barney’s è il luogo perfetto per chi vuole accomodarsi, assaporare qualcosa e sentirsi catapultato in un libro o dentro a un film!
Ogni palazzo che si rispetti deve avere la sua sala del tè. Nel nostro caso: del tè, del caffè, del vermouth e in generale del mangiare bene e bere con gusto! Immerso tra le secentesche stanze di Palazzo Graneri della Roccia, Barney’s è il luogo perfetto per chi vuole accomodarsi, assaporare qualcosa e sentirsi catapultato in un libro o dentro a un film!
La nostra storia
Hai mai sognato di poter passare del tempo in un luogo a metà tra Bridgerton e Il Gattopardo?
Un posto in cui per due secoli sono passati pittori, scrittori, personaggi storici e musicisti, un luogo in cui far scricchiolare un vecchio parquet sotto ai piedi e rimirare meravigliosi lampadari scendere dal soffitto. Questo luogo esiste ed è sempre aperto (o quasi!): è Palazzo Graneri della Roccia, si trova in via Bogino 9, a Torino, e per entrare basta seguire un lungo tappeto rosso, inserire un codice (proprio come fosse la combinazione di uno scrigno magico) e salire al primo piano. Superata la grande porta a vetri, ti aspettano ben sette sale secentesche progettate addirittura nel 1683. L’ingresso è libero e dalla galleria si vede anche la Mole!
Oggi il palazzo è la sede del Circolo dei lettori – la casa del libro, dei lettori e delle lettrici, e di chiunque ami perdersi fra le storie del mondo – ma nel passato ha ospitato sontuosi balli, spettacoli teatrali e nel 1859 pure la festa di fidanzamento tra Gerolamo Bonaparte e la principessa Maria Clotilde di Savoia! Cosa fai, non vieni?
Ma perché Barney’s si chiama proprio Barney’s? Indizio: da dove potrebbe arrivare il suo nome se non da un libro? La versione di Barney è stato scritto da Mordecai Richler nel 2005 e racconta di un uomo che, per difendersi dall’accusa di omicidio e altre calunnie, impugna la penna e ripercorre la sua vita dissipata e scorretta tra quattro dita di whisky e una boccata di Montecristo.
Ci auguriamo che gli avventori di Barney’s non debbano difendersi da simili accuse ma che possano comunque trovare un luogo in cui scrivere, leggere o solamente chiacchierare accompagnati da qualcosa di buono.
Le nostre sale
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